Chi non ha mai sognato, almeno una volta, di entrare nel suo libro di fiabe preferito e essere principessa o eroe per un giorno?

In provincia di Viterbo, a Sant’Angelo di Roccavelce, il paese delle favole, è possibile!

Questa frazione era a rischio abbandono, così come tanti altri borghi in Italia, ed è stata letteralmente salvata dalla fantasiosa idea dell’Associazione Acas, che ha trasformato il paese in un vero e proprio libro di favole.

 

Peccato che siano un po’ parchi di informazioni. Prima di andare, avevo chiesto se fosse possibile avere qualche informazione e in tutta risposta mi hanno detto di scaricare la mappa sulla pagina Facebook. In realtà a me interessava conoscere un po’ più approfonditamente la storia del pase. Magari dove mangiare. Invece nulla.

   

Vabbè! Ho stampato la mappa e ho scoperto, poi, sul posto che esiste un ufficio informazioni, ma era chiuso. Spero che fosse perché era sabato. Il borgo era pieno di gente. Secondo me, una grande occasione persa. Ma tant’è!

Passeggiare tra le vie di Sant’Angelo di Roccavelce è molto piacevole, ma attenzione anche un po’ faticosa.

Per iniziare, nel weekend non è possibile entrare con le auto, che vengono fatte lasciare a circa 1 km di distanza (ufficialmente dicono 600 mt…), ma sono in discesa, all’andata!!

Prima di arrivare mi immaginavo un borgo raccolto intorno a sé stesso. Invece è allungato… quindi si cammina, in mezzo a bimbi festanti con gli occhi pieni di meraviglia e gli abitanti affacciati sugli usci di casa a dare indicazioni con un sorriso per tutti.

Cenerentola, Biancaneve, o Peter Pan… Principesse o eroi, Sant’Angelo di Roccavelce, a pochi chilometri da Roma. è sicuramente una mèta consigliata per una gita fuori porta per tornare bambini per un giorno.

Ah la spada… no, non ve lo dico se sono riuscita a estrarla o no!!