L’Andalusia con le sue atmosfere arabeggianti, i paesaggi da cartolina e le tradizioni celebri come il flamenco, è una delle mete spagnole preferite dagli italiani, come confermano tutte le statistiche relative al settore turistico!
Nell’ultimo anno, gli italiani hanno scelto in numero sempre maggiore la Spagna per le loro vacanze.
L’ideale sarebbe visitarla in primavera quando regala temperature piacevoli e la possibilità di assistere a festeggiamenti suggestivi come la Semana Santa pasquale.
Quattro, le città imperdibili: Granada, Cordoba, Malaga e Siviglia.
Monumenti, folklore, storia e modernità, divertimento e gastronomia.
Granada
E’ la città più araba dell’Andalusia, giardini segreti e palazzo merlettati, cortile con fontane dall’acqua scintillante, barrios scoscesi in cui gruppi di caseggiati formano una casbah aggrappata a terrazzo mozzafiato.
Da non perdere la visita all’Alhambra: la sfarzosa cittadella dei palazzi dei califfi, dalle pareti ricoperte di splendide ceramiche e stucchi cesellati come merletti.
Testimonianza dell’occupazione musulmana.
Cordoba
La più rurale delle città dell’Andalusia sembra ritagliata da un fotogramma del film Lawrence d’Arabia: un’oasi nel deserto con le palme e l’acqua, recintata come una antica medina.
Mentre nella parte nord la città si sviluppa tra architetture moderniste e palazzi liberty.
Non si può dire di avere visitato la città senza una visita al bagno Al-Andaluz, dove lo stile e i colori della Mezquita si replicano tra il vapore e gli scrosci dell’acqua calda dell’antico hammam.
Malaga
La sensazione che si prova a Malaga è quella di tuffarsi nella quintessenza della Spagna.
Un tempo era la città del folklore andaluso “da cartolina”, delle corride e del flamenco, dei palazzi mudéjares e delle “case dal patio antico”.
Oggi è una piccola metropoli che, al sole delle spiagge della Magueta, di Padregaleo e del Palo, vive l’era della modernità spagnola: giovane e pimpante, ricca e vivace.
Accanto al Centro de Arte Contemporàneo di calle Alemania, che organizza mostre ed esposizioni in un riadattato mercato all’ingrosso degli anni ’30, il Museo Picasso è la maggiore attrazione malaguena: 9.000 metri quadri che inglobano resti di mura fenicie, il patio, il giardino, i fregi ed i soffitti a cassettoni del rinascimentale palazzo Buenavista.
Siviglia
Il flamenco è la colonna sonora di Siviglia: all’alba risuona il canto hondo dei vetturini sulle carrozze ferme a fianco della Cattedrale, la sera echeggia tra le calli la voce roca dei cantaores.
A Siviglia il flamenco è ovunque, entra nelle orecchie prendendo un taxi o camminando sotto un balcone aperto. Ovunque scuole, accademie, negozi dove comprare vestiti, scarpe, fiori di seta e mantones de Manila, gli scialli delle ballerine andaluse in seta ricamata a mano.
La Cattedrale di Siviglia è una delle più grandi al mondo: completata agli inizi del 1500 originariamente in stile gotico, fu seguita da dettami rinascimentali.
All’interno della Cattedrale è collocata la tomba di Cristoforo Colombo.
Nel periodo pasquale, la Semana Santa è considerata la più importante festività spagnola.
E Siviglia ne è protagonista assoluta: non ne esiste una uguale in tutta la Spagna: solennità e gioia davvero smisurate.
Le celebrazioni hanno il loro apice il venerdì santo quando le statue della Madonna e di Cristo vengono portate da sei confraternite fino alla Cattedrale.
La Madonna è la famosa Virgen de la Macarena patrona dei toreri e della corrida e della città di Siviglia.
Ma non finisce qui, ad aprile la Feria de Abril: è l’evento che celebra la tradizione andalusa.
Una parata senza fine di donne con i classici costumi a volant, preziosi mantones, sgargianti fiori di seta e bigiotteria fuori misura.
La Feria de Abril di Siviglia è colore, musica, polvere. Una settimana più o meno di vacanza, nella quale la gente spende tanto tempo e denaro mangiando, bevendo e ballando.